
A difesa della nostra imperfezione, individuale e collettiva, uno straordinario scrittore e storico riflette sui concetti di democrazia, diritti e libertà. Quanto l’imperfezione ha trasformato, trasforma le comunità? Come agisce sul cambiamento? Quanto l’imperfezione muove verso una nuova società?
Il richiamo è al gesto fondativo all’origine di VIDAS: riportare l’altro nel proprio orizzonte di senso. Prendersi cura dei più fragili, di chi è invisibile e senza voce, e preservare la sua dignità fino all’ultimo istante.