Antonio Scurati è nato a Napoli nel 1969, è cresciuto tra Venezia e Ravello e vive a Milano. Laureatosi in Filosofia all’Università degli Studi di Milano, prosegue gli studi all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi e completa la sua formazione conseguendo un dottorato di ricerca in Teoria e analisi del testo all’Università di Bergamo, dove ha poi coordinato il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza e insegnato Teorie e tecniche del linguaggio televisivo. Cofondatore del festival letterario Officina Italia, è oggi editorialista del Corriere della sera e docente di letterature comparate e creative writing all’Università IULM di Milano, dove ha fondato e co-dirige il Master in Arti del Racconto. Premiato nel 2019 con l’Ambrogino d’Oro, nel 2020 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e, nel 2024, la Francia gli ha conferito il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres.
Esordisce con Il rumore sordo della battaglia (Mondadori) nel 2003, anno in cui pubblica anche il saggio Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale, finalista al Premio Viareggio. Del 2005 è il romanzo Il sopravvissuto (Bompiani), vincitore del Premio Campiello e del Premio Nazionale Letterario Pisa per la Narrativa, portato in scena con il titolo di Socrate il sopravvissuto / come le foglie dalla compagnia Anagoor, vincitrice del Leone d’argento per il Teatro alla Biennale di Venezia.
Nel 2006 viene pubblicato in una nuova versione il suo romanzo d’esordio, Il rumore sordo della battaglia (vincitore dei premi Kihlgren e Chianciano per l’opera prima). Nello stesso anno, sempre presso Bompiani, è uscito il saggio La letteratura dell’inesperienza. Scrivere romanzi al tempo della televisione. Nel 2007 viene pubblicato il romanzo Una storia romantica, che si aggiudica il Premio Super Mondello. Nello stesso anno realizza per Fandango, insieme a Lorenzo Scurati, il documentario La stagione dell’amore, film che indaga la vita erotica nell’Italia contemporanea, riprendendo l’inchiesta realizzata nel 1965 da Pier Paolo Pasolini in Comizi d’amore.
Nel 2009 esce Il bambino che sognava la fine del mondo, finalista al Premio Strega. Nel 2010 pubblica il saggio Gli anni che non stiamo vivendo. Il tempo della cronaca, una raccolta di articoli sui principali fatti contemporanei di cronaca nera, politica e attualità. Nello stesso anno affronta i medesimi argomenti con la rubrica “Lettere dal nord” all’interno del programma televisivo Parla con me su Rai 3.
Sempre per Bompiani pubblica poi La seconda mezzanotte (2011), Il padre infedele (2013, di nuovo finalista al Premio Strega) e nel 2015 Il tempo migliore della nostra vita, romanzo sulla vita del grande intellettuale antifascista Leone Ginzburg (vincitore del Premio Viareggio-Rèpaci e del Premio Selezione Campiello).